di Bruno Pepe Russo
Mentre giravo su lidi informatici alla disperata ricerca di informazioni per il mio prossimo articolo (sulle differenze fra le edizioni del Grande Fratello) mi sono imbattuto in questo singolare ed emblematico caso di web 2.0. All’apertura dell’home page del sito ufficiale del GF, lo spazio pubblicitario di Libreriauniversitaria, ben consapevole delle mie usuali ricerche bibliofile, che ha sagacemente captato durante precedenti peregrinazioni online, mi propone di comprare La casa di Olgiate, recente raccolta postuma di Montale, poi il 69esimo numero di Nuovi Argomenti in ristampa, e dulcis in fundo un generico Poesie, che al click risultò essere la silloge deangelisiana per Mondadori del 2008.
Più che la riflessione sulle realtà del controllo, su un’alienazione che viene non più dalla spersonalizzazione, ma dall’iperpersonalizzazione, valga dello screen-shot l’accostamento, il sincretismo, la riduzione ai minimi termini e ai comuni denominatori: ossia, il libro e il grande fratello sono merci, io sono un consumatore, qualunque entità, collettiva, rizomatica o unitaria organizzi la struttura telematica dall’altra parte della barricata, quell’entità è un venditore.
Bruno se scrivi un’altra volta rizomatico vengo a staccarti le lettere dalla tastiera :P
(grazie ciocci, lo pensavamo tutti)
(bruno, non ti offendere ;P)
Claudia
lo pensano in tanti, diciamo che è un’idea che circola, nel rizoma dei lettori di 404.